Si, è vero che dopo il test positivo, le nausee mattutine e la frenesia generale per la notizia, il desiderio di fare sesso col partner potrebbe essersi attenuato un pochino. Ma è anche vero che non esiste nessuna controindicazione clinica ai rapporti sessuali in gravidanza, sempre che non sia già stato sconsigliato da parte dell’ostetrica o del medico per ragioni particolari.
Come funziona un test di gravidanza?
Written by Ostetrica Stefania PaloschiIl test di gravidanza è un kit di facile utilizzo che in Italia è venduto sia nelle farmacie sia nei supermercati più forniti. Lo strumento al suo interno è una specie di bastoncino di plastica con una parte interna assorbente che è in grado di misurare un ormone prodotto solamente dopo l’instaurarsi di una gravidanza.
Contraccezione naturale? Sì, ma con la testa!
Written by Ostetrica Stefania PaloschiSe si vuole evitare che la cicogna arrivi inaspettatamente è bene ricordarsi di scegliere una contraccezione valida e adatta alle proprie esigenze. I metodi che si possono utilizzare sono svariati: da quelli che creano una barriera meccanica a quelli che utilizzano dei farmaci contenenti ormoni per evitare l’instaurarsi di una gravidanza.
L’impianto o innesto sottocutaneo è un metodo contraccettivo ormonale indicato a tutte le donne che non desiderano assumere quotidianamente anticoncezionali, ma che preferiscono una contraccezione sicura e a lungo termine.
L’endometriosi è una patologia femminile poco conosciuta e discussa, ma non infrequente nella popolazione italiana. Questa malattia si ha quando l’endometrio, lo strato interno dell’utero che si sfalda e fuoriesce quando c’è la mestruazione, è presente anche al di fuori della cavità uterina. L’endometrio può essere presente negli organi pelvici (ovaio, tube, vagina, vescica...), ma anche in altre sedi esterne al bacino (ombelico, naso, polmone...).
Esistono varie tipologie di metodi anticoncezionali, alcune più diffuse, altre meno. Ci sono infatti i contraccettivi ormonali, i metodi naturali per la regolazione delle nascite e i metodi permanenti. Quelli che però non funzionano solo per evitare gravidanze indesiderate ma anche per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmesse sono i metodi definiti di barriera.
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una patologia ormonale che colpisce tra il 5 e il 10% delle donne in età fertile, è quindi un disturbo molto presente tra le giovani donne, anche in Italia, e se non trattata può dare seri problemi, tra i quali infertilità, obesità e diabete. La diagnosi di questa patologia non è molto facile poiché i segni e sintomi della sindrome sono vari e dipendono da donna a donna. Comunque oggi si parla di ovaio policistico se sono presenti almeno due di questi tre segnali:
Spesso quando una coppia inizia a cercare una gravidanza si illude di riuscire a concepire in breve tempo, purtroppo però il meccanismo della riproduzione è molto sofisticato e complicato e non sempre tutto funziona subito come dovrebbe. Oggi infatti dopo un anno di rapporti non protetti c’è un 25% di coppie che non è riuscito a concepire. Talvolta capita che anche dopo due anni di tentativi ci siano coppie che non hanno raggiunto il loro obiettivo. Come mai? Le cause di infertilità sono molte, alcune si riferiscono a problemi della donna (circa il 40%), altre a problemi maschili (circa il 30%), altre ancora a problemi di incompatibilità, ma ci sono anche alcuni casi in cui l’infertilità non si riesce a spiegare. Uno dei fattori più importanti è l’età della donna: se a 24 anni la probabilità di infertilità è del 4%, tra i 35 e i 44 si alza al 30%.
Quando una coppia inizia a cercare un bambino è spesso confusa riguardo al periodo migliore in cui concentrare i rapporti.
Infatti, a differenza dell’uomo che è fertile ad ogni rapporto, la donna può rimanere incinta solo in un certo periodo del ciclo: il periodo fertile. Per individuare il periodo fertile della donna è necessario riuscire a capire quando avviene l’ovulazione: quando cioè l’ovulo è nella tuba pronto per essere fecondato dallo spermatozoo. Perciò è importante ricordare che il ciclo mestruale si può dividere in due parti, la prima va dal primo giorno delle mestruazioni fino all’ovulazione e la seconda dall’ovulazione alle mestruazioni successive. Mentre la seconda parte ha una durata fissa di due settimane, la prima ha una durata variabile (in un ciclo perfetto dura 14 giorni anche questa). Per questo motivo al fine di capire quando la donna ovula non ci si può affidare solamente al conteggio dei giorni, non sempre infatti ciò avviene il 14° giorno dall’inizio delle mestruazioni.